lunedì 11 giugno 2012

Incomprensioni

Ti sei mossa nel mio cuore con un bulldozer,
il fragore, gli scoppi, il dolore.
Il danno è stato totale.

Silenzi lunghi, non eterni ma interminabili.

Una parete di seta nera, seta-mare, tesa allo spasimo,
il buio, distesi su di essa, si distesi,
verticali ma distesi, spiaccicati.

Tempi non vissuti.

L'uno accanto all'altra,
nessun contatto, nessun rumore,
nessun movimento.
Essere consapevoli della presenza,
ma non poter agire, paralizzati,
sordi, muti ... ma vedenti,
vedenti nel buio più assoluto.

Le pupille si muovono in ogni direzione,
in un ritmo frenetico, convulso,
alla ricerca di un punto di luce ...
... di un punto di contatto.

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