mercoledì 4 gennaio 2012

Mi capitava spesso ...


... di svegliarmi di notte con nuove storie e nuove sensazioni,
impersonavo ora un eroe greco o romano ora un pirata
ora un personaggio non ben definito ma con poteri sovrannaturali
capace di alleviare le sofferenze dell'umanità.
Erano, forse, il prodotto finale del metabolismo mentale quotidiano,
niente altro che le letture e gli avvenimenti del giorno
che come humus e linfa, insieme alla mia fervida immaginazione,
creavano paesaggi e personaggi fantastici ed inimmaginabili.

Erano avventure totalmente appaganti,
più belle del più bel libro che abbia mai letto.

Delle volte le storie e le sensazioni erano talmente belle
e chiare che, ormai non riuscendo più ad addormentarmi,
le schizzavo su carta nei miei fogli volanti,
centinaia di fogli volanti.

Delle volte, invece, le storie erano si belle ma sentivo
che non sarei mai riuscito a trasporle,
allora cercavo di fissarle nella mente, un imprinting 'naturale',
rimanevo quindi nel letto a gustarmi le sensazioni di vivere in un sogno.

Pochi giorni fa, dopo molti anni, sono salito in soffitta
a cercare i mie fogli volanti,
dopo ore di ricerca
nelle mie mani ce ne erano solo pochi,
nessuno di quelli che avrei voluto trovare.

Adesso, tutto questo non mi capita più.

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